Dal libro “Il primo cinquantennio” di Padre Roberto Lecchini

Le campane ritornano
Nel corso della seconda guerra mondiale i Tedeschi requisirono anche le nostre campane, dal cui bronzo si costruivano cannoni. Nell’atto stesso della requisizione veniva lasciata assicurazione di restituire il bronzo al termine della guerra.
Forte di tale promessa, il Parroco fu il primo della Diocesi ad inoltrare la domanda e con esito positivo. Fu così che nel S. Natale del 1945 la Parrocchia nostra di S. Antonio poteva deliziarsi nell’ascolto della voce dolcissima delle sue campane, che dalla fonderia Capani di Fidenza ritornavano sul loro campanile.
È di lassù che «quando sorge e quando cade il die — e quando il sole a mezzogiorno il parte» i sacri bronzi canteranno ancora gloria a Dio eterno, e, scandendo le ore del tempo, ricorderanno che ogni creatura umana viene qui oggi e riparte domani per andare «lontana come va l’eco della pia campana», senza però arrestarsi «là fra la neve bianca, là fra le nubi d’or», poiché il traguardo è là dove la Speranza è certezza di vita eterna.

Nuovo circolo A.C.L.I. (1958)
Il giorno 4 gennaio, dietro nostro invito, veniva tra noi il Sig. Avanti del Consiglio Provinciale dell’ACLI, il quale, dopo la presidenza del M.o Marmiroli Presidente Provinciale, procedeva all’elezione del Consiglio.
Il 5 febbraio il nuovo consiglio si adunava per l’elezione del presidente e per la distribuzione delle cariche.

Il consiglio ACLI risultò così composto: Presidente Faroldi Mario; Vicepresidente Preti Mario; Segretario Rag. Robuschi Ofelia; Cassiere Ravanetti Franco; Consiglieri Acuti Alfonso, Negri Athos, Geom. Delendati Franco, Daccò Rosella.
La nuova istituzione, che ha in programma: incontri sociali, Corsi di studio, dibattiti, inchieste, Convegni ecc., è già in piena attività e lascia sperare in un avvenire pieno di realizzazioni. Dopo aver illustrato la natura e gli scopi della organizzazione, procedeva alla fondazione ufficiale di un circolo ACLI autonomo nella nostra Parrocchia.
Il giorno 15 gennaio la prima assemblea degli iscritti.

Gare catechistiche 1958
Mentre il nostro giornalino sta andando in macchina apprendiamo con vivo piacere che la Signorina Franca Daccò, della nostra Associazione Gioventù Femminile di Azione Cattolica, ha vinto la gara regionale di cultura religiosa indetta fra le giovani di Azione Cattolica dell’Emilia. La vincitrice beneficerà di un viaggio e soggiorno gratuito a Roma e, con le vincitrici delle altre regioni d’Italia, verrà ammessa all’udienza del S. Padre.
Alla bravissima Franca, che tanto fa onore alla sua Associazione e alla sua Parrocchia, le nostre entusiaste felicitazioni.
Veniamo pure informati che nella eliminatoria finale della gara regionale di cultura religiosa che ebbe luogo il 21 luglio 1959 è riuscita prima, tra le giovanissime della Gioventù di. A. C. la Signorina Maria Grazia Borsotti.
Così per la seconda volta tocca alla nostra parrocchia l’ambito onore di rappresentare l’Emilia nel raduno nazionale delle vincitrici che si terrà in Roma.

Le donne di A.C. all’esame (1957)
Anche quest’anno le nostre Donne di A.C. hanno avuto l’eroico coraggio di presentarsi a dar saggio della loro cultura religiosa sociale davanti a S. E. Mons. vescovo. Benché la natura della materia a sfondo sociale altre circostanze sfavorevoli abbiano influito a ridurre di qualche unità il numero delle partecipanti alla gara, nel confronto dello scorso anno, le nostre donne hanno ugualmente meritato l’elogio del Vescovo, il quale si compiaceva con loro e le qualificava indubbiamente al primo posto tra tutte le Associazioni della Diocesi per le quali esse continuano a restare un luminoso esempio di coraggio e di buona volontà.

Uomini di A.C. 1957
La sera del 17 febbraio i nostri uomini di A.C., dopo aver frequentato per un mese le lezioni di cultura religiosa, si sono presentati per rispondere sul tema: Il pensiero sociale cristiano. L’esame fu tenuto personalmente da S.E. Rev.ma Mons. Vescovo il quale si disse soddisfattissimo dell’esito ed ebbe parole di grande lode e di ringraziamento alla nostra Associazione, che gli procurava la gioia di poter assistere per la prima volta da un esame di Uomini di A.C. I partecipanti furono trenta.

I piccoli grandi 1957

PRIMO PREMIO
Classe Prima: Daccò Luigi — Timanti Cristina
Classe Seconda: Conti Valeria — Demaldè Anita — Zelini Ermes — Zanella Gabriele — Busani Marzio —
Menoni Valerio
Classe Terza: Corbellini Tina — Canali Elena — Chiapponi Rosella — Corradi Carla — Ferrari Vittorio —
Cenci Giampaolo — Sidoli Mauro
Classe Quarta: Bravi Ugo — Busani Mauro — Chittolini Franco — Serventi Luciano
Classe Quinta: Giannelli Gabrio — Dagoni Carlo — Massari Marilena — Bertani Valeria — Pelosi Vanna —
Araldi Gabriella — Dagoni Fernanda — Orioli Luisa — Orietti Giuseppina — Pizzigoni Luisa — Ribesani
Paola — Volta Giuliano

SECONDO PREMIO
Classe Prima: nessuno
Classe Seconda: Mainardi Iride — Malvisi Loredana —Sozzi Wanda — Savi Ivana — Zardi Nadia —
Mainardi Ginetto — Bellicchi Roberto — Barbieri Lino — Dallasta Paolo — Uni Daniele — Chittolini G.
Paolo — Chittolini G. Carlo
Classe Terza: Cavalca Elvira — Cipolla Milena — Crovini Angela — Lambri Ivana — Corradi Giovanni
Classe Quarta: Dagoni Milena — Pizzigoni Gianna — Rubiati Angela — Delendati Giuliana — Pedrazzani Giorgio
Classe Quinta: Fornasari Luisa — Gatti Rina — Brugnoni Maggiorina — Crovini Anna — Bacchetti Giacomo
— Mianiti Gianni — Savi Claudio.

La gita premio verrà effettuata in un giorno da stabilirsi della prima quindicina di maggio.

Sono stati i primi della Diocesi

Il gruppo degli uomini e giovani di A.C. che il 25-2-1959, in numero di 40, hanno sostenuto, davanti a S.E. Mons. Vescovo, l’esame sul tema «Storia della Chiesa».

Oratorio di Campore

Fu costruito nel 1847 e benedetto il 14/3/1849. Nel 1925, dopo alcuni decenni di chiusura causata da precarie condizioni statiche, fu riaperto al culto. Nel 1940, per interessamento del parroco P. Roberto Lecchini, fu ampliato mediante l’aggiunta dell’abside. Nel 1950 furono aggiunti due locali, per la sagrestia uno e per la scuola di catechismo l’altro, conferendo così all’edificio una forma di croce latina. Nel centro dell’abside risalta l’Altare in marmo bianco di Carrara.

Ufficio Segretariato del Popolo
Ricordiamo che presso l’ufficio parrocchiale di S. Antonio continua a funzionare gratuitamente un segretariato del popolo per opera della Signorina Teresa Donati. Ogni martedì dalle ore 9 alle 11,30, tutti potranno trovare valido aiuto per le seguenti pratiche:
Pensioni per invalidità;
Assegni familiari;
Infortuni sul lavoro (nell’industria e nell’agricoltura);
Malattie professionali;
Sussidi di disoccupazione;
Protezione per malattia;
Osservanza assicurazioni sociali;
Assicurazioni private;
Pensioni facoltative;
Prosecuzioni volontarie;
Ricoveri per vecchi, collegi, colonie, preventori, ospedali;
Pensioni di guerra e caduti civili per la guerra;
Danni di guerra;
Indennità di licenziamento;
Competenze di lavoro;
Competenze militari;
Documenti di stato civile e certificati;
Qualsiasi pratica della gente di mare e dell’aria;
Soprattutto lavoro morale;
Sistemazioni matrimoni;
Interventi in casi delicati di immoralità;
Visite agli ammalati di famiglie bisognose;
Ecc. ecc…

Ancora farmacia?
Tutto definitivamente deciso?
Sì e no.
Venni a sapere che ogni anno dal centro provinciale competente veniva definito e pubblicato l’elenco delle nuove farmacie per l’anno seguente. Subito mi recai a Parma e chiesi umilmente al Medico Provinciale se la Farmacia di Salsomaggiore era in tale elenco.
«Ahimè!» esclamò, attaccandosi velocemente al telefono e domandando: «Avete incluso nell’elenco delle farmacie anche quella di Salsomaggiore?». Alla risposta negativa ordinò di inserirvela immediatamente; poi, rivolgendosi a me, disse sorridendo: «Lei può davvero chiamarsi Padre della Farmacia del rione S. Antonio».
Se avessi tardato ancora una settimana ad informarmi, la Farmacia avrebbe tardato ancora un anno intero lasciandoci a protestare e a sbadigliare senza fine. Si, tutto definitivamente deciso!

Una precisazione
Nel narrare la cronistoria cinquantennale della Parrocchia di Sant’Antonio i capitoli portavano il nome del Parroco allora in servizio. Così si è fatto nel trascorso XXV e s’è ripetuto al principio del XXV che segue.
Ciò non vuole significare che a lavorare nel campo di Dio non ci sia altri che il Parroco. Ci sarà il sacrista, il confessore, il predicatore, il viceparroco, le suore e i catechisti.
I viceparroci del sottoscritto furono diversi e tutti ottimi religiosi. Il primo fu P. Vittorino Corsini, mio coetaneo, che però, prima ancora della seconda guerra mondiale, venne richiamato al servizio militare quale Cappellano in Tripolitania. Presero il suo posto P. Alessio Guidi, P. Cirillo Fornili, P. Teofilo Ruozi, Alfonso Panciroli, Giannantonio Salvioli, P. Agostino Salvi e altri che funzionarono nella Chiesa del Sacro Cuore, come P. Bentivoglio Campioli, P. Valentino Pomella, P. Adriano Baroni e P. Clemente Cavalli.
Tutti hanno lavorato efficacemente portando la Parrocchia allo stato in cui la vide e qualificò il Vescovo Bosetti nell’ultimo capitolo di questo libro.

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