Dal libro “Un popolo in festa e in cammino” di Don Luigi Guglielmoni, Clementina Corbellini, Giulia Urgeletti Tinarelli
Tra i laici, che contribuirono in modo determinante con lavoro o denaro alla costruzione della nostra chiesa, figurano:
- l’ingegner Giulio Bussandri, salsese, progettista e responsabile dei lavori, non soltanto della chiesa ma anche delle Opere Parrocchiali annesse, il quale prestò sempre la sua opera a titolo gratuito, anzi, aggiunse a sue spese 143 mq di terreno necessario per le costruzioni;
- il pittore salsese Pietro Maestri, che decorò le volte della navata centrale;
- il pittore bergamasco Severino Bellotti, che dipinse sei grandi affreschi raffiguranti episodi della vita di Sant’Antonio;
- il signor Giulio Cavalli, che donò l’altare maggiore in stile barocco;
- la signora Isabella Corazza, che donò alla chiesa un armonium, in segno di gratitudine per la guarigione della mamma;
- i coniugi Gambarini, le sorelle Zancarini, la signora Maria Sozzi, la famiglia Vitali e una pia persona rimasta anonima, che donarono le balaustre degli altari minori;
- l’impresario edile Romeo Zanichelli, che con competenza e onestà, costruì la Casa di Riposo, concedendo condizioni di prezzi e di termini di pagamento molto favorevoli alla Parrocchia.
Due persone, che lavorarono rispettivamente per la Casa di Riposo e per la chiesa, meritano un ricordo particolare: sono Ida Berzieri e Rosa Compiani. Di loro parleremo in dettaglio più avanti.