Dal libro “Il primo cinquantennio” di Padre Roberto Lecchini

Al cuore si domanda odio o amore.
Satana ha domandato odio al cuore degli uomini e l’ha ottenuto in larga misura.
L’odio si è sprigionato da migliaia di cuori con l’impeto d’eruzione vulcanica lungamente repressa ed è andato ad ingrossare l’infernale orda di morte che, dilagando sui campi di guerra, sulle tranquille dimore del popolo inerme, sugli stabilimenti sacri al lavoro che dona pane, ha portato lo sterminio.
Dio ha domandato l’amore e la parola del divino Mendico rimase senza risposta. Ma il Cristo non si stanca di domandare neanche quando alla sua domanda risponde un silenzio glaciale o un ripulsa villana… e ritorna. Ritorna a bussare alla porta del cuore dei piccoli uomini.
O uomini, egli dice, ricordatevi che per l’amore e non per l’odio aveste in dono la vita. Questo è il mio comando, che vi amiate l’un l’altro come io ho amato voi.
Ancora senza risposta rimarrà l’appassionata domanda del Cristo?
Ma allora nuove voragini di morte si aprirebbero accanto ai campi di macerie ancora fumanti e nuovo sangue scorrerebbe sulla terra non peranco asciugata dal sangue di ieri.
Bisognerà che una buona volta il mondo si persuada che al contatto dell’odio si sgretola e crolla la compagine del mondo, mentre al soffio infiammato dell’amore rinasce la vita.
Bisognerà saperlo per non dimenticare che la ricostruzione del mondo è solo possibile quando ha le basi sul solido fondo della cristiana carità ed è informata da quella forza divina che sgorga dall’unica sorgente che è il Cuore di Cristo.
Bisogna troncarla con l’odio e far risuonare la terra dei canti di amore cristiano.
E i più bei canti dell’amore cristiano sono le istituzione di carità, che,nate dal cuore della S. Madre Chiesa e alimentati dalla carità delle generazioni cristiane, han fatto dimenticare la ferrea età di quei tempi in cui le città abitate da uomini sembravano serragli di belve.
Dove nascono e prosperano le istituzioni benefiche, impera l’amore.
Là gli uomini sono felicemente uniti in forza di quel detto di Cristo: «Uno è il Padre vostro e voi tutti siete fratelli».
E allora?… Allora se questi principi, che sono sprazzi di luce, han forza di illuminare le menti vostre, fate che riscaldino pure i vostri cuori, o diletti parrocchiani di S.Antonio. Così ci comprenderete quando parleremo al cuore vostro per domandarvi il contributo della vostra carità a impulso, a sostegno, a incremento delle istituzioni benefiche che operano, se non con larghezza di mezzi, certo con incontenibile slancio di amore, nella nostra giovanissima Parrocchia.
E sappiate che le istituzioni benefiche della Parrocchia le quali devono vivere vicinissime al cuore vostro sono:
L’Asilo Infantile che accoglie con tenerezza materna i vostri bimbi per instillare nel loro cuore profumato di innocenza i primi tesori della fede e del sapere senza tralasciare di material-mente assisterli col pane che Dio ci dona.
Il pane di S. Antonio che sfama i poveretti di Cristo alla porta del nostro Convento.
La Conferenza di S. Vincenzo de’ Paoli che va, per quanto le è possibile, a rallegrare con qualche dono lo squallore di tante case, dove si lotta con la miseria e con la fame.
La casa di riposo pei nostri vecchi che in nome di Dio vuole, decisamente vuole, aprire i suoi locali luminosi di sole, caldi di amore, profumati di cortesia e di gentilezza a coloro che sono stanchi di vivere per far loro amare ancora la vita.
Perché le nostre istituzioni già esistenti possano incremen-tare la loro opera di bene e quell incamminate possano presto arrivare al traguardo è necessario che voi tutti ascoltiate la voce del Cuore di Cristo che domanda l’amore.
Per questo abbiamo parlato al cuore vostro.
A quando la risposta?

Padre Roberto Lecchini

Nell’Azione Cattolica
L’Azione cattolica parrocchiale ha celebrato la sua annuale giornata domenica 9 dicembre.
Alla S. Messa sociale delle ore nove le Associazioni gremivano la navata della nostra chiesa prendendo posto sotto le rispettive bandiere, ascoltando parole di circostanza che il Parroco non mancava di rivolgere e accostandosi poi alla S. Comunione. La benedizione delle nuove tessere poneva fine alla sacra funzione.
Nel pomeriggio tutte le Associazioni si ritrovavano nel salone parrocchiale per ascoltare il resoconto dell’attività dell’anno sociale trascorso presentato dai rispettivi presidenti e il programma tracciato dal Parroco per il 1957.

Statistica parrocchiale del 1956
Battezzati: furono 43 (13 in meno dell’anno precedente) di cui 22 maschi e 21 femmine.
Matrimoni: furono 38 (13 in più dell’anno precedente).
Cresimati: i bimbi cresimati furono 56 (1 in meno dell’anno precedente).
Sante Comunioni: le Sante Comunioni distribuite in Parroc-chia, senza tener conto di quelle distribuite nelle capelle dell’O-pera Pia Catena, furono 48.200 (2.200 in più dell’anno pre-cedente).
Morti: furono 47 (18 in più dell’anno precedente).
Di essi 31 ricevettero i sacramenti della Confessione e Comunione; 5 ricevettero solo il sacramento dell’Estrema Unzione; 10 non ricevettero nessun sacramento perché morti per incidenti o comunque improvvisamente.

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